La Camera ha approvato la legge 21 aprile 2023 n. 49 che disciplina l’equo compenso per le prestazioni professionali. La legge si applica a tutti i professionisti, sia a quelli iscritti ad un ordine che a quelli appartenenti alle professioni non regolamentate.
In particolare, la norma tutela il diritto del professionista di ottenere un giusto ed equo compenso nei rapporti contrattuali con le grandi imprese e con la pubblica Amministrazione. Perché sia equo, il compenso deve rispondere, a due requisiti: essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto ed al contenuto e alle caratteristiche della prestazione; se uno dei due requisiti viene a mancare, il compenso non è equo e il professionista può fare ricorso in tribunale. L’equo compenso trova applicazione ai rapporti professionali che hanno ad oggetto la prestazione d’opera intellettuale.
Oltre a rideterminare il compenso e condannare il cliente al pagamento della differenza tra equo compenso e quanto versato, Il giudice potrà condannare il cliente anche al pagamento di un indennizzo a favore del professionista fino al doppio della differenza, salvo il diritto al risarcimento del maggior danno.