Non solo gli esseri umani lavorano, ma anche gli animali. Basti pensare agli animali che lavorano per produrre latte, uova e altri prodotti, o che vengono utilizzati per trainare macchinare e trasportare oggetti pesanti, per condurre e sorvegliare le greggi. Ma non solo. Molti animali sono quotidianamente impiegati nel settore turistico. Ѐ il caso dei cavalli e dei pony impiegati nell’ippoturismo, così come degli alpaca. Ma anche dei cammelli che accompagnano i turisti nel deserto. Molti animali lavorano nel settore dell’intrattenimento e dello sport, altri prestano il loro servizio all’interno di corpi di polizia o squadre di soccorso. Alcuni animali sono addirittura star del cinema, e lavorano sul set per video e filmati, servizi fotografici, film e spettacoli. Ma tutti questi lavoratori a quattro zampe, come possono veder tutelati i propri diritti?
Il primo sindacato per animali della storia: l’iniziativa di Cremona
Ebbene sì. Ѐ di pochi mesi fa la notizia della creazione del primo sindacato della storia per animali lavoratori. Si chiama Osservatorio del Benessere Animale (Oba) ed è un’idea del medico veterinario Nicolò Mirco Bissolati insieme all’agronomo e allevatore Mattia Vasta. L’intento è quello di tutelare il bestiame, migliorando le condizioni nelle stalle. Si tratta quindi di un’opportunità che per il momento si rivolge solo a questa tipologia di animali “lavoratori”.
Ciascun allevamento o latteria sarà tenuto a registrare il proprio animale, cui saranno garantitit benefit come: tutela alla maternità, esami del sangue ricorrenti, controllo pediatrico per i vitelli. Non solo; l’impiego di strumenti tecnologici servirà a monitare il livello di benessere e di stress degli animali lavoratori. Un passo avanti che apre nuove scenari possibili non solo nelle stalle, ma per tutti gli animali che lavorano ogni giorno al fianco dell’uomo.